Le birre bock tedesche

Sono un amante delle birre d’abbazia belghe, chiamate anche Abt o quadrupel: scure, molto complesse e con grado alcolico elevato. Le bevo soprattutto durante il periodo invernale, magari nella versione natalizia. Mi piace sperimentare e cercare stili di birra che ricordano le quadrupel belghe: quest’anno sono incappato nelle bock tedesche, in particolare doppelbock ed eisbock che mi hanno piacevolmente sorpreso. Di seguito alcune informazioni su questi stili e le birre che ho bevuto.

Bock

Per scovare le origini della birra bock è necessario tornare al trecento (XIV secolo) nella cittadina di Einbeck, Germania del nord. Einbeck era un importante centro commerciale europeo nel Medioevo e membro della potente lega anseatica, un’alleanza di città che nel tardo medioevo e fino all’inizio dell’era moderna mantenne il monopolio dei commerci su gran parte dell’Europa settentrionale e del mar Baltico.
Le birre di Einbeck erano molto apprezzate in tutta Europa e, con l’aiuto della Lega, non passò molto tempo che il prodotto venisse esportato in Inghilterra, Scandinavia e nei paesi del Mediterraneo.
Diverse cose hanno contribuito alla qualità della birra Einbeck. La città era collocata in una delle prime regioni di coltivazione del luppolo in Europa, che senza dubbio ha reso la birra più stabile e caratteristica. Veniva prodotta con il malto più pregiato disponibile, un terzo di frumento e due terzi di orzo, rendendo la bevanda molto delicata. La produzione inoltre era concentrata nel periodo invernale, in modo da evitare l’insorgere di infezioni nella birra.
Nello stesso periodo anche Monaco era un centro di produzione birraria, ma la loro birra non riusciva ad eguagliare quella di Einbeck. Fu così che il duca Massimiliano I di Baviera invitò il miglior birraio di Einbeck, Elias Pichler, a spiegare loro il metodo di produzione della birra usato al nord.
Nel giro di pochi anni la birra prodotta divenne molto popolare e col passare del tempo venne affinata grazie anche all’arrivo di nuove tecnologie. Queste birre sono oggi conosciute come “bock tradizionali“.
Le bock sono birre a bassa fermentazione di colore ambrato, poco luppolate e con un grado alcolico che va dai 6 ai 7.5 % Vol.

Doppelbock

Il birrificio Paulaner di Monaco rivendica il fatto di essere il birrificio che ha creato lo stile doppelbock. Un gruppo di monaci italiani dell’ordine di Francesco da Paola, attraversò le Alpi e si sistemò nei pressi di Monaco. Una delle tradizioni religiosi di questi monaci era di effettuare lunghi periodi di digiuno, durante i quali i cibi solidi erano banditi, ma non i liquidi. Per questo motivo, sfruttando le loro capacità brassicole, decisero di produrre una birra in grado di supportare il loro fabbisogno fisico e mentale durante questi periodi. Una birra forte e corposa, conosciuta oggi con il nome di doppelbock.
I monaci fondarono la birreria Paulaner nel 1634 e la loro birra divenne disponibile al pubblico nel 1780 con il nome di “Salvator” (per ovvie ragioni!). Il nome è rimasto lo stesso nel corso degli anni ed quindi lo stesso che troviamo anche oggi. Visto l’enorme successo di questa birra anche altri birrifici hanno iniziato a produrla e adottarono il suffisso “-ator” nel nome delle loro birre.
Doppelbock significa letteralmente “doppia bock”, ma non significa che siano il doppio più forti delle bock, solo leggermente. Si presentano con un colore che va dall’ambrato al marrone scuro e un grado alcolico che va dal 7 all’8.5%, anche se a volte è nettamente più elevato. Ad esempio la birra Urbock 23 del birrificio Eggenberg arriva a 9.6 %.

Alcune fra dopperlbock ed eisbock tedesche

Eisbock

Storia o leggenda narrano che questa birra sia stata inventata (o scoperta) per puro caso. Bisogna fare un salto nel passato fino al 1800, nel Birrificio Reichelbrau a Kulmbach. Durante un gelido inverno un giovane assistente dimenticò fuori dal birrificio alcuni fusti di birra. La mattina seguente scoprirono che la maggior parte della birra all’interno del fusto era congelata, mentre un piccolo quantitativo era rimasto liquido, dove tutto l’alcool si era concentrato. Quella piccola porzione di liquido è l’attuale birra eisbock, si tratta quindi di una birra forte, dagli aromi potenti e dal sapore intenso.
In realtà fino agli anni 40, la birra era consegnata in tutta la Baviera in contenitori che ovviamente non avevano alcun sistema di controllo della temperatura, di conseguenza è molto probabile che la birra si fosse congelata durante il trasporto.
In tempi recenti i birrai tedeschi hanno ricreato questo processo di fermentazione con un’attrezzatura moderna e controllata.

Dove acquistare

Alcune birre bock si posso trovare anche nei supermercati, come ad esempio la Salvator di Paulaner l’ho acquistata da Esselunga. Le più particolare, specialmente le eisbock, le acquisto sul sito hopt.it . Mi trovo bene sono affidabili e rapidi nella consegna, in 3 giorni arrivano dalla Francia ben impacchettate e soprattutto a prezzi ottimi. Durante l’anno fanno numerose promozioni con sconti fino al 50% e anche spedizioni gratuite. Se vi registrate utilizzando il link che ho indicato in precedenza oppure inserendo il codice UFPNMDWRV5, avrete subito 5€ di sconto.